ORTOPEDIA: DISPLASIA DELL’ANCA

La displasia dell’anca è una delle malattie scheletriche di più facile riscontro nei cani di taglia medio-grande. In particolare, si tratta di una malformazione dell’articolazione coxo-femorale che si sviluppa durante la crescita del cane. La testa del femore, che è sferica, è alloggiata all’interno dell’acetabolo nel bacino, e viene mantenuta in situ dall’equilibrio dalle forze esercitate dai muscoli, tendini e strutture legamentose che circondano l’articolazione.
Qualora venga a mancare una perfetta congruenza tra la testa del femore e acetabolo, si instaura all’inizio una instabilità articolare, successivamente una progressiva usura delle cartilagini articolari, e per finire un processo infiammatorio progressivo ed inesorabilmente invalidante.
Per ovviare a tutto questo, assume un’importanza fondamentale, il controllo radiografico preventivo dei cani appartenenti a quelle razze a rischio displasia. Una volta, la scelta dei riproduttori da parte degli allevatori, veniva effettuata per così dire, “ad occhio”, cioè valutando unicamente caratteri morfologici e attitudinali, senza considerare che così facendo, vi era la possibilità di trasmettere alla progenie quelle tare ereditarie altamente invalidanti, come la displasia.
Per fortuna, a partire dagli anni 60\70, grazie all’impegno di ENCI, allevatori e Veterinari, per limitare la possibilità di trasmettere queste patologie scheletriche, si è iniziato a prendere in considerazione, il controllo radiografico preventivo dei riproduttori e la loro certificazione.
A tutt’oggi i risultati dell’impegno e degli sforzi promossi dalle due Centrali di Lettura Italiane per le Malattie Scheletriche Ereditarie, F.S.A. e CE.LE.MA.SCHE, (Centrale di Lettura delle Malattie Scheletriche Ereditarie ) , di cui mi onoro di essere tra i lettori ufficiali per la displasia dell’anca e del gomito dagli anni 90, sono davvero incoraggianti.
Per ottenere un giudizio ufficiale, circa il grado di displasia, registrato sul pedigree, si deve sottoporre il cane ad un controllo radiografico molto particolare, eseguito in sedazione. Successivamente, le radiografie vanno inviate alla centrale di lettura, dove vengono lette, giudicate secondo un grado che esprime l’entità della displasia e successivamente archiviate. I gradi della displasia dell’anca “HD” sono 5:

A nessun segno di displasia
B sospetta displasia
C leggera displasia
D media displasia
E grave displasia


PREVENZIONE E DIAGNOSI PRECOCE

Il controllo radiografico preventivo delle anche, eseguito a 4\5 mesi di età, consente di intercettare precocemente i segni o la predisposizione del cane a sviluppare displasia. Pertanto consente di adottare procedimenti chirurgici, o semplicemente misure comportamentali e ambientali, che possono ridurre notevolmente il rapido evolvere della malattia. Ad esempio, in assenza di segni riferibili a displasia, l’allevatore o il proprietario potrà programmare l’investimento sulla possibile carriera riproduttiva o agonistica del cane. In caso contrario permette al veterinario di suggerire quelle tecniche di chirurgia correttiva che, se attuate precocemente, possono evitare al cane le dolorose ed invalidanti conseguenze della malattia.

ORTOPEDIA: DISPLASIA DEL GOMITO

Con questa denominazione si intendono un insieme di patologie a carico dell’articolazione del gomito che esitano in un processo di osteoartrosi precoce la cui evoluzione è di norma molto invalidante per l’animale che ne è affetto.

UAP, non unione del processo anconeo dell’ulna
FCP, frammentazione del processo coronoideo mediale dell’ulna
OCD, osteocondrite dissecante del condilo mediale dell’omero
INC, incongruenza dei segmenti articolari omero-radio-ulnari
IOHC, incompleta o alterata unione della linea intercondiloidea omerale

Tali patologie, possono comparire singolarmente o in combinazione tra loro e possono interessare uno o entrambi i gomiti.I sintomi clinici compaiono di solito tra il 4° e il 7° mese di età e si manifestano con una zoppia intermittente o episodica dell’arto interessato. La diagnosi viene eseguita con la visita clinica ma viene confermata con un’ indagine radiografica o se necessario con una TAC.

CLASSIFICAZIONE
L’IEWG, international elbow working groop, ha stabilito nel 1994 un protocollo internazionale di ricerca, di classificazione e di valutazione del grado di displasia del gomito ED. Per definire quest’ultima viene presa in considerazione la presenza di eventuali lesioni primarie quali UAP, FCP, OCD e INC ed eventuali alterazioni osteofitosiche a carico dell’articolazione interessata.

ED 0 quando non si riscontrano segni di anormalità
ED 1 in presenza di osteofiti< a 2mm o di sclerosi ossea nell’incavo trocleare ulnare ED 2 in presenza di osteofiti di dimensioni tra 2 e 5 mm ED 3 in presenza di osteofiti di dimensioni > a 5 mm

Recentemente è stato aggiunto un grado intermedio tra ED 0 ed ED 1 definito come ED BL( Border-Line, Grenzfall) al fine di classificare soggetti che non possono essere considerati totalmente esenti (ED 0) ma che verrebbero penalizzati da un giudizio ED 1.
Per quanto riguarda i cani da pastore tedesco possono conseguire titoli di club solo quelli che hanno ottunuto giudizi ED O, ED BL,ED 1 in analogia con i gradi A;B;C per la displasia dell’anca.

PREVENZIONE E DIAGNOSI PRECOCE
Il controllo radiografico preventivo dei gomiti, come per le anche, eseguito a 4\5 mesi di età, consente di intercettare precocemente i segni o la predisposizione del cane a sviluppare displasia.
Pertanto consente di adottare procedimenti chirurgici, o semplicemente misure comportamentali e ambientali, che possono ridurre notevolmente il rapido evolvere della malatia. Ad esempio, in assenza di segni riferibili a displasia, l’allevatore o il proprietario potrà programmare l’investimento sulla possibile carriera riproduttiva o agonistica del cane. In caso contrario permette al veterinario di suggerire quelle tecniche di chirurgia correttiva che, se attute precocemente, possono evitare al cane le dolorose ed invalidanti conseguenze della malattia.